Coffee bread: coffee break

Non ho avuto il tempo di festeggiare il carnevale in cucina. A malapena ho trovato un costume di carnevale per potermi godere a suon di latino il Giovedì grasso. Ma non potevo, non potevo non cucinare qualcosa di celebrativo almeno del 30 a Tossicologia verbalizzato ieri mattina.

Lunedì sera Stefania aveva preparato dei dolcini facili facili per una festa in maschera alla quale doveva partecipare. Dolcetti ai pavesini, cocco e Nutella (devo postare anche quelli ?). Le era avanzato un sacco di caffè con del cocco in ammollo e siccome non sono una persona normale non me la sono sentita di buttarlo. L’ho conservato in frigo in un barattolo e ieri, una volta passato l’esame ( Alleluia!) l’ho usato per farci un pane al caffè.
Ma come mi viene in mente ?

L’ispirazione mi è venuta da queste brioches all’acqua. Mi sono detta tra me e me ” ma se si può usare l’acqua per impastarle, come si fa poi con la maggior parte dei pani, perché non provare con il caffè aromatizzato al cocco?”.

L’impulso finale a preparare questo pane al caffè è venuto ieri mattina. La prof, che aveva una voglia atroce stampata in faccia di bocciare qualcuno (ma non c’è riuscita) non mi va proprio a fare una domanda specifica sul trasferimento di IPA  nel…caffè ?

Ah, gli Idrocarburi Policiclici Aromatici ( abbreviati con la sigla IPA) sono circa 660 composti costituiti da carbonio e idrogeno che si formano durante i processi di combustione, quindi anche le cotture, quindi anche la tostatura del caffè. Maledetti!
In linea di massima sono considerati, chi più chi meno, responsabili dello stress ossidativo ( insomma vi invecchiano).
Fortunatamente, e questa è una cosa che nessuno dice mai perché va di moda l’allarmismo alimentare, il nostro organismo ha un grande numero di meccanismi per eliminarli e farci invecchiare in santa pace fino a 90 anni. Basta non eliminare nessun alimento dalla dieta e variare tanto, abbondando si con la frutta e la verdura, ma assumendo sempre e comunque anche grassi, carboidrati e proteine. Diffidate di chi esclude alcuni alimenti!
Si, ci sono alcuni IPA molto pericolosi, ma state sicuri che se sono nella vostra cena di stasera non verrete a raccontarmelo domani!

Vabbè, mi sa che devo disintossicarmi dalla sessione di esame. Comunque, domanda ben risposta, dolce celebrativo approvato! Coffee break vah…

Pane al caffè e cocco: coffee bread

  • 270 g farina 00
  • 150 ml caffè zuccherato tiepido
  • 10 g cocco grattugiato
  • 10 g miele millefiori
  • 50 g zucchero semolato
  • 30 ml olio di semi
  • 10 g lievito di birra fresco
  • 1 pizzico di sale
  • (1 o 2 cucchiai di latte)

Se non usate l’ MDP, impastate tutti gli ingredienti nella planetaria o a mano fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica (si dice in questo caso che è arrivata ad incordatura). Se la pasta risulta troppo dura o farinosa aggiungete il latte e continuate ad impastare.

Mettete a riposare per qualche ora. Visto che la temperatura in questi giorni è ancora piuttosto bassa ci vorrà un po’ per far lievitare bene il tutto. Probabilmente 5 ore a 18-20 °C. Una volta raddoppiato il volume della pasta, formate una palla senza lavorarla troppo e fatela rilievitare in uno stampo da plum cake, ricoperto con carta forno o imburrato, per un’oretta o due.

Cuocete a 160 °C per 40 minuti. Forno statico e magari mettendo un pentolino con dell’acqua dentro vicino allo stampo infornato. Questo aumenterà l’umidità dell’ambiente del forno rendendo più morbida la crosta del pane.

Io ho imbrogliato e dopo la lievitazione di 5 ore ho messo l’impasto nella macchina del pane e ho azionato il programma numero uno ( 2 ore e mezza di lievitazione circa e una di cottura).

Non l’ho ancora provato, ma dovrebbe essere una cosa goduriosa una fetta tostata di questa brioche con della Nutella spalmata sopra! Eccesso di zuccheri ? Può darsi, ma un premio post esame ci vuole !

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