Alla scoperta di Pale: piccolo mondo naturale fra le colline umbre.

A piedi sulla cima del sasso di Pale, vicini alle acque del Menotre

Pale, 17 Aprile 2017: insomma pasquetta. Questo il giorno per tradizione italiana delle gite e delle scampagnate in famiglia. Lo sappiamo, sono utilissime a smaltire gli eccessi di una Pasqua che ancora oggi dimentica la sovralimentazione e celebra la gioia della famiglia o dell’amicizia.

Dopo il terremoto, il turismo in Umbria ha subito un ingiustificato colpo. Troppi hanno creduto che la regione fosse a terra, incapace di accogliere in maniera sicura i tanti visitatori che da anni amavano venirsi a rilassare tra i verdi rami delle campagne. E’ vero, i danni per le persone sono stati enormi, ma niente ha bloccato i forti abitanti del luogo che oggi sono di nuovo prontissimi ad accogliere come se nulla fosse accaduto.

cascate del Menotre
Il fiume Menotre

L’Umbria non è solo il luogo di insediamento dell’antico popolo etrusco. Vivendoci comprendo sempre di più quanto abbia un’identità soprattutto naturalistica, quasi primitiva, capace di riportare anche le anime più moderne ad uno stato di grazia e calma.

Uno dei luoghi che mi ha dato questa impressione è stato Pale di Foligno, piccolo paese attorno al fiume Menotre e meta della mia pasquetta 2017.

Le cose da visitare nel posto sono moltissime.
scalette Pale - roccia viva
Le scalette intagliate nella roccia viva a Pale di Foligno

Quasi tutte sono raggiungibili attraverso salutari e lente passeggiate per scale intagliate nella roccia viva. L’atmosfera, soprattutto accanto alle cascate del Menotre, il fiume, è un po’ da viaggio della compagnia dell’anello di Tolkien. Ha aperture in sorprendenti radure ombrose, con piccole cascatelle e stagni di acqua fresca nelle quali si può tranquillamente fare un pic nic senza rischiare un’insolazione. O perdere un anello in acqua come ho fatto io…

Grazie al fiume in passato il paese di Pale di Foligno ospitava moltissime cartiere, chiuse con l’avvento della modernità, ma ancora in piedi e visibili ai turisti.

cascate del Menotre
Una delle cascatelle del Menotre

Io e il mio amico storico Roberto, abbiamo visitato anche la cima del monte di Pale, anche detto sasso di Pale.

Sul monte sorge una croce, eretta per il giubileo del 1900, alla quale ci siamo dovuti aggrappare per non essere letteralmente portati via dalla forza del vento. A più di 400 metri sopra il livello del mare, ci si deve aspettare un certo dominio degli elementi naturali.

Abbiamo pranzato accanto ad uno dei boschetti circostanti, onorando una tradizione umbra un po’ meno conosciuta di quella della torta al formaggio.

Dolci tradizioni pasquali umbre

Ci siamo portati dietro la pizza dolce di Pasqua. Una sorta di torta lievitata, gonfia e bombata in cima, meno morbida di un panettone e con una grana più fine. E’ ripiena di canditi colorati e decorata da una glassa di zucchero a velo con un tripudio di funfetti.

La pizza dolce di Pasqua si prepara anche nelle Marche, in numerose zone dell’Umbria, soprattutto meridionale quali Terni e Todi. Nonostante la decorazione a zuccherini colorati non va confusa con la Ciaramicola. Quella è una ciambella rosa con tutta un’altra storia…

Pizza dolce di Pasqua Umbra
Pizza dolce di Pasqua umbra
Cos’altro a Pale?

Il paese ha molte altre attrazioni da offrire. Si possono visitare in una giornata, con una mente preparata e buone gambe. Si va dall’Eremo di Santa Maria Giacobbe , santuario arroccato fra le insenature della roccia del sasso di Pale, risalente al XIII secolo, al castello di Pale. Grazie alle guide sono visitabili anche le grotte dell’Abbadessa (o grotte di Moria….)

Inoltre, nei dintorni sono presenti pitture rupestri, segno proprio della grande anima arcaica racchiusa nelle profondità dell’Umbria.

Sulle pendici del monti si può anche rischiare scendendo i percorsi sterrati per mountain-mikers. Pura adrenalina della quale io ho fatto a meno!

Pista per ciclisti
Cartello iniziale di una pista per ciclisti “temerari”

La cosa che mi è piaciuta di più del luogo è quanto ancora sia vissuto dai pochi abitanti rimasti. Mi è stato raccontato che le scalette di roccia vengono usate per andare a correre; e spianate attorno al sasso di Pale per giocare a calcio. Eppure vi assicuro che a dominare è ancora l’elemento naturale.

Ci sono luoghi dove ancora lo si rispetta davvero. Allo stesso tempo lo si sfrutta in modo equilibrato per assecondare i nostri ritmi occidentali, non più evitabili. Succede in Umbria. Almeno a Pale.

cascate del Menotre.
Una cascata del Menotre incastonata nella roccia

 

croce del monte di Pale
la croce del Monte di Pale
piante di montagna
Fiori di montagna
vista dalla cima del monte di Pale
dalla cima del monte