I sorrisi dei Gallini

 

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La mattina della mia esperienza parmense, mi sono ritrovata a dover prendere una coincidenza ad Arezzo, che per chi non lo sapesse, sta in Toscana.
La Domenica mattina alle 10:00 non è una grande idea decidere di fare colazione… eppure ho dovuto farlo. Al mio arrivo il bar principale della stazione era chiuso ma è stato sufficiente attraversare la strada e dirigermi verso la classica scritta ” Sandy” tipica di molti, moltissimi caffè, per trovare il “Bar Gallini” ad accogliermi.

Lo ammetto! Il mio intento era soddisfare un’atavica voglia di dolce e soprattutto il bisogno di caffeina, per evitare di affrontare la mia gita con la vitalità di un bradipo sotto Xanax. L’atmosfera del “Gallini” non era infatti più raffinata o originale di quella di un tipico piccolo bar di quartiere,  ma la cosa è passata da subito in secondo piano appena sono entrata.

Nella vetrata dai bordi dorati, effettivamente un po’ Demodé, cornetti e sfogliate rimasti erano …si, bruciacchiati. Mi sono piegata verso il piano basso del bancone alla ricerca di qualcosa di strano che mi stuzzicasse ed uno dei due fratelli gestori del Gallini mi ha subito sorpreso col fare loquace toscano, al quale non sono proprio abituata visti i miei standard umbri. Vedendomi indugiare sui Muffins (rimasti in grande quantità rispetto al resto… beh, siamo italiani, preferiamo il cornetto!)  mi ha indirizzato nel giro di un millisecondo verso il gusto albicocca. Nessun problema col fuori stagione, visto che si riferiva alla marmellata contenuta nell’impasto.
Ho proprio avuto la sensazione di averlo scritto in fronte “Muffin all’albicocca”!
Quasi posseduta dal dio Glucosio mi sono ritrovata ad assaporare in piedi al bancone, con una lentezza da lumacone, il tanto desiderato dolcetto accompagnato da un ottimo caffè lungo, nero ed amaro ad alta percentuale di arabica come piace a me!
Muffin con copertura “croccantosa”, come l’ho descritta a mio padre mangiando, ed interno morbidissimo. Ed era pure caldo al punto giusto! La marmellata era un po’ troppo dolce per i miei gusti ma forse la mia percezione è stata alterata dall’associazione con il caffè amaro…

Il costo della gentilezza ? Contenuto visto che prendendo pasta, caffè e cappuccino abbiamo speso 3,80 euro. Ma almeno abbiamo mangiato con calma, moooolta calma,  e non ce ne siamo andati col magone… anzi con un contagioso sorriso dei due fratelli toscani!